Prime applicazioni di XML

XML può essere utilizzato per creare linguaggi di markup compatti e potenti, in grado di rispondere a qualunque esigenza di gestione e distribuzione di dati ed informazioni. Tali linguaggi sono applicazioni XML, definite tramite particolari DTD e chiamate vocabolari XML. Infatti, tutti questi linguaggi si differenziano per gli elementi e gli attributi che ne costituiscono il "vocabolario", ma hanno in comune la grammatica di XML.

Elenchiamo brevemente le più importanti applicazioni di XML finora definite:

CDF (Channel Definition Format). Descrive il comportamento dei canali, pagine Web inviate su richiesta degli utenti ed aggiornate automaticamente con una certa frequenza. È una delle prime applicazioni XML, ed è supportata addirittura da Explorer 4.
CML (Chemical Markup Language). È un linguaggio in grado di rappresentare disposizioni complesse di atomi e molecole e di gestire documenti di tipo scientifico.
SMIL (Synchronized Multimedia Integration Language). È un linguaggio di presentazione multimediale, sviluppato allo scopo di fornire uno standard per la sincronizzazione degli elementi multimediali all'interno di una pagina Web.
RDF (Resource Description Framework). Definisce i metadati, che descrivono in modo efficace le varie fonti di informazioni contenute nel Web, come documenti, immagini, ecc.
SVG (Scalable Vector Graphics). È un linguaggio di codifica delle immagini vettoriali, in grado di consentirne la visualizzazione all'interno delle pagine Web.
XHTML (eXtensible HyperText Markup Language). Ridefinisce HTML come applicazione XML.
MathML (Mathematical Markup Language). È un linguaggio di markup basato su XML in grado di rappresentare su Web anche le formule matematiche più complesse. Esso comprende numerosi elementi, attributi ed entità, orientati a definire sia il contenuto che la rappresentazione delle formule.

Esempio di documento MathML Espandi

<math><mrow>
  <mo>&florin;
(</mo><mi>x</mi><mo>)=</mo>
  <munderover>
    <mo>&Sum;</mo>
    <mrow>
      <mi>
n</mi><mo>=</mo><mn>0</mn>
    </mrow>
    <mo>
+&infin;</mo>
  </munderover>
  <mfrac>
    <mrow>
      <msup>
        <mo>&florin;</mo>
        <mrow>
          <mo>
(</mo><mi>n</mi><mo>)</mo>
        </mrow>
      </msup>
      <mrow>
        <mo>
(</mo>
        <msub><mi>
x</mi> <mi>0</mi></msub>
        <mo>
)</mo>
      </mrow>
    </mrow>
    <mrow>
      <mi>
n</mi><mo>!</mo>
    </mrow>
  </mfrac>
  <msup>
    <mrow>
      <mo>
(</mo><mi>x</mi><mo>-</mo>
      <msub><mi>
x</mi> <mi>0</mi></msub>
      <mo>
)</mo>
    </mrow>
    <mi>
n</mi>
  </msup>
</mrow></math>

Questo documento produce la formula dello sviluppo in serie di Taylor di una funzione ¦(x). Il browser Amaya, realizzato dal W3C, visualizza l'esempio in questo modo:

Dal confronto fra il listato e il risultato ottenuto, MathML sembra un linguaggio fin troppo complicato. In realtà, il documento è così lungo perché è realizzato con i soli elementi di presentazione. MathML prevede numerosi altri elementi, chiamati elementi di contenuto, in grado di semplificare notevolmente la stesura delle formule matematiche. Purtroppo essi non sono supportati dall'attuale versione di Amaya.

XML sostituirà completamente HTML?

No, poiché HTML ed XML sono complementari tra loro e trattano i dati su livelli differenti:

XML è usato per strutturare e descrivere i dati;
HTML è usato per visualizzarli sul Web.

Inoltre XSL prevede la possibilità di utilizzare tag di HTML per rappresentare i documenti XML.

Riferimenti bibliografici: [1] [5] [7] [10] [11] [12] [14] [15] [16] [17] [18] [19] [39] [40] [41] [42] [43] [44] [45] [46]

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